MUSICA LIQUIDA 2 (ovvero ci ho ripensato)
MAGGIO 2013
Come spesso mi succede, torno sopra le cose, in particolare sull'argomento musica liquida, chi avesse letto la prima parte, avevo concluso, alla fine dell'estate scorsa (2012), dicendo che mollavo tutto.
Purtroppo la mia curiosità e la presenza sempre maggiore di dispositivi progettati per estrapolare informazioni digitali da lettori multimediali, nelle mie ricerche su ebay, mi ha fatto "inciampare" casualmente, nella serie Reference 01 di Teac.
Da sempre Teac, è l'icona dell'avanguardia tecnologica giapponese ed è sinonimo di tutto quanto attiene alla riproduzione digitale ed alla conversione digitale/analogica, basta ricordare le famose coppie meccanica-convertitore come la d500 p500 o ancor meglio le d700 e p700 ed all'evoluzione in Esoteric della branca piu' high end del marchio.
Detto questo, inizialmente il mio interesse era caduto sull'unità di conversione la ud-h01, ma poi, approfondendo la conoscenza, anche sul sito della Teac stessa, ho trovato questo gioiellino, il ds-h01, una docking station che consente di utilizzare un ipod, un iphone (fino al 4s) o addirittura un ipad, per ottenere una sorgente musicale, controllata da un bello quanto completo telecomando e decodificata, grazie a dei convertitori Burr&Brown pcm 1796 a 24 bit/192.khz.
Per tutto il resto, vi rimando al relativo link.
Da queste foto vedete l'oggetto, cosi' come mi e' arrivato dopo l'acquisto, fatto su Amazon.it, dove l'ho trovato al prezzo piu' basso del web, al momento (maggio 2013), 198,00 euro, spedizione compresa.
La scatola e' molto grande, rispetto al contenuto, che infatti e' ottimamente protetto. All'interno troviamo la docking station, il telecomando, un cavo audio video e l'alimentatore, oltre al manuale ed altre carte che solitamente seguono gli apparecchi.
Dimenticavo di aggiungere che il dispositivo, ha due uscite digitali, una ottica ed una elettrica coassiale per l'utilizzo di eventuali convertitori esterni, ma ha anche la usb, per l'ingresso di un pc, con la possibilità di sincronizzazione con itunes (gestita da un apposito interruttore sul posteriore) e due uscite video, una composita e l'altra s-video, per inviare al tv o ad un monitor, se presenti, eventuali segnali video caricati nell'ipod (iphone o ipad) collegato.
Bella cosa, così si possono inviare le informazioni a video per non dover guardare il piccolo display.
Dato che avevo venduto tutto (vedi musica liquida parte 1) mi sono dovuto ricomprare anche l'ipod, questa volta però ho preso un Classic VI generazione da 160 gb, direi che e' definitivo.
Ci ho caricato i 100 gb ed oltre di musica che ho nella libreria di itunes e l'ho inserito nel connettore della docking.
Le foto che ho fatto sono scadenti, c'era poca luce, sono state prese con uno smartphone, ma senza il flash.
Servono solo per rendere l'idea della nuova stazione di riproduzione di musica liquida che ho allestito.
Ora mi metto a fare un po di prove e vediamo se l'impressione già avuta in precedenza, viene confermata.
MARZO 2014
Confermate le impressioni avute in precedenza, anzi, rafforzate dall'esperienza fatta nel frattempo nella
gestione dei file ed il loro trasferimento nell'ipod.
Che dire, ancora non me la sento di smantellare l'impianto che ha come sorgente principale il cd player, ma di certo, la
comodita' di questa soluzione, unita al non dover mettere e togliere un cd, sicuramente e' una gran bella cosa.
Oltre questo il suono che se ne ottiene e' anche superiore in qualità, vuoi per la mancanza di rotazione e di errori di lettura, dove il cd e' più vulnerabile, vuoi percè' la qualità dei file in flac o altri formati ad alta risoluzione, pareggia ed a volte supera quella ottenibile dai cd.
Il sistema funziona e funziona bene.
Comunque non ce l'ho fatta ed ho preso e venduto tutto di nuovo, anzi, l'ipod e' finito nella mia BMW attaccato alla porta usb.
Non so perche' mi prende cosi', sara' l'eta', invecchiando si rimane legati alle proprie origini e forse, come ho detto in precedenza, già abbandonare il giradischi negli anni 80 e' stato un trauma, ora a 30 anni di distanza da quel giorno, pensare di abbandonare anche il CD, è una cosa che vivo molto male.
Per il momento rimango come sto', con i miei oltre 1000 CD originali e pochissimo tempo per ascoltarli.
Prima o poi ci riproverò, ne sono più che sicuro, prima o poi riuscirò a digerire questa musica liquida, che in quanto tale dovrebbe andar giù bene.... :-)......e infatti.....
........il seguito in musica liquida 3