ABOUT ME

Ho sempre amato la musica, sin da bambino, ma soprattutto sono stato affascinato dagli apparecchi per riprodurla.

Sono del 1962, per cui ho avuto la fortuna di ascoltarla dal grammofono a 78 giri di mio nonno, quello con la tromba in ottone per intenderci, cosi' come dal mio primo giradischi della Braun, con amplificatore a valvole e altoparlante (mono) tutto integrato in una specie di valigia, color coloniale.

Finalmente nel 1974, per il mio 12° compleanno, mio padre, dopo mesi di insistenze, decise di acquistare il primo impianto stereo.

Ancora me la ricordo quella giornata.

Negozio storico di Roma, Di Salvo e della Martira in via della Lungara (dove c'e' il famoso carcere di Regina Coeli), entro, con le idee già' molto chiare, un pò aiutato dalle riviste dell'epoca, un pò per aver visto formarsi gli impianti di alcuni amici, e chiedo:

 

-      giradischi Technics SL 2000 a trazione diretta;

-      testina MM Shure M 75;

-      amplificatore integrato Revac Classic 101 poi sostituito da un           Technics SU-7300 perchè non aveva il cambio tensione in                  quanto all'epoca a casa avevamo ancora la 110 volts; 

-      una coppia di diffusori Indiana Line Model 3x.

 

Difficilmente dimenticherò' quei momenti.

Il caricare in auto, una Ford escort xl 1100 del 1969, tutti quegli scatoloni, poi l'arrivo a casa, lo sballare tutto e, per la prima volta in vita mia, il collegare degli apparecchi veri, seri, importanti, come quelli per me in quel momento. 

Iniziava lì qualcosa che molto probabilmente finirà solo con la mia dipartita, una passione quasi patologica ma sempre meravigliosa (sono sicuro che chi è arrivato a leggere fin qui, sa bene cosa intendo).

1974

All'epoca iniziavo a suonare la batteria in casa, per la gioia dei vicini.

Nella foto qui sotto sono più' grandicello, forse l'anno prima del servizio militare (1982), quando abitavo in un'altra casa, dotata di una stupenda soffitta, dove oltre alla musica, ho coltivato l'altra mia grande passione, quella per la radio.

Tornando al primo impianto, da li in poi e' iniziato il cammino che mi ha portato dove sono oggi, compra, metti, leva, vendi, cambia, permuta e rivendi e rimetti e rileva e ricambia.....per quasi 50 anni0....., non credo che sarei in grado di contare gli apparecchi che mi sono passati per le mani, penso che siamo nell'ordine delle migliaia, non scherzo.

La batteria che vedete nella foto, nel 1983 l'ho venduta per comprare l'anello alla mia prima fidanzata, ovviamente a 20 anni l'attenzione si era spostata e concentrata verso altri interessi, ma la musica e' sempre stata la colonna sonora e portante della mia vita, che fosse in auto o in casa, ho sempre cercato di ascoltarla al meglio delle mie possibilità, anzi, a volte, come anche ora, molto al di sopra delle mie reali possibilità. 

Non fumo, non bevo, avrò risparmiato qualcosa rispetto ai più viziosi di me??!!

Uno dei miei negozi preferiti in Roma e' Lyrics Audio, credo di aver messo piede nei loro locali nel 1978, allora si chiamava Audiotech, e da allora, prima Gianni e poi Tonino sono diventati il mio riferimento per gli acquisti di materiale hifi.

Più recentemente sono diventato cliente e poi anche amico di Antonio titolare di Larel hifi, negozio storico della collina Fleming, zona di Roma nord, dove ora abito.

Larel e' specializzato nel vintage e stare in quel negozio è come fare un viaggio nel tempo, ci sono tutti quegli apparecchi che da ragazzo sognavo e non mi potevo permettere.

Qui sopra sono alla batteria durante un concerto tenuto dal mio gruppo, "The Bad Oak", la quercia malefica, dal nome penso si capisca il genere, al Teatro Scipioni in Roma nel 1983, mentre finivo il servizio militare nei granatieri (7° sc. 1982 - massicci!!).

Ho iniziato a lavorare subito dopo, lasciando l'università' dopo quattro esami alla facoltà' di giurisprudenza, d’altronde mi servivano i soldi per alimentare tutte le mie passioni, prime fra tutte l'hifi, che salendo di livello, diventava sempre più' costosa.

2020

Negli anni successivi, neanche due matrimoni, due divorzi ed una figlia tanto bella quanto complicata mi hanno fatto passare questa passione che a tratti è diventata ossessivo compulsiva, a tratti si attenuava, quasi a sparire, ed ora, nella piena maturità (beato chi ci crede) ha trovato una sua giusta e stabile dimensione in un impianto che rappresenta il frutto di anni di esperienze. Esperienze deludenti a volte, esaltanti in altre, ma che mi hanno portato a capire che il suono assoluto non esiste, esiste solo quello che vogliamo sentire o crediamo di sentire. 

Posso solo dare questo consiglio, personalmente ho avuto più soddisfazioni da apparecchi economici apparentemente insignificanti, ma che, ben abbinati, hanno creato la magia, piuttosto che da apparecchi dagli altisonanti nomi, collegati con altrettanto blasonati e recensiti cavi, che mi hanno deluso, ma che la testa, dopo aver speso tutti quei soldi, ha creduto che suonassero bene.

La prima cosa che suona è il nostro cervello e la connessione al nostro orecchio, la seconda, ancora più' importante è l'ambiente.

E' inutile spendere migliaia di euro se non si ha un ambiente adatto, nulla suonerà mai bene in un collocamento sbagliato o sfavorevole dal punto di vista acustico. A questo proposito vi rimando al mio articolo pubblicato su AF Digitale cliccando qui: "L'ambiente, poi viene l'impianto"

Oggi sono alla ricerca della pace, e, anche se attenuata, ho sempre quella smania di cambiare, di provare, di possedere ad ogni costo, anche se ho raggiunto un buon livello, piano piano mi sto rendendo conto che per superarlo significherebbe investire talmente tanti soldi da renderlo inaccettabile.

Bisogna provare ad accontentarsi e magari cercare di migliorare quello che si ha con piccoli accorgimenti, come quelli che ho descritto nella sezione "accessori".

Fa molto di piu' un buon trattamento della rete, un disaccoppiamento meccanico, fare attenzione alla fase, che magari cambiare un preamplificatore o dei diffusori. Auguro a tutti gli audiofili malati come me, di guarire presto da questa malattia e trovare l'equilibrio fermandosi ad ascoltare la musica piuttosto che gli apparecchi o i cavi.