MCINTOSH MC 302

OTTOBRE 2019

 

Oggetto di permuta l'ho solo aperto per provarlo e subito richiuso nel suo doppio imballo in quanto ho preso al suo posto il fratello maggiore, il Mcintosh MC462.

Dopo una breve quanto meravigliosa esperienza con il finale Kondo Souga, una vera "formula 1" nel mondo dell'high end, ho sentito il bisogno di tornare alla semplicita', se cosi' la posso definire, quella semplicita' e soprattutto comodita' d'utilizzo che consente un impianto mono marca, gestito da un unico telecomando.

Ed eccomi cosi', dopo tre anni di assenza ad ospitare nuovamente a casa mia apparecchi Mcintosh, tra i quali, il meraviglioso e possente MC462, il pre C2600 e la meccanica di trasporto sacd MCT450. 

In passato ho avuto il finale Mcintosh MC252 con cui ho iniziato la mia avventura nel mondo della casa americana e successivamente il mostruoso MC602 con il quale nel 2016 ho terminato questo percorso durato circa sette anni.

Dopo aver fatto indigestione di stato solido e trasformatori d'uscita, in qualche modo, ho sentito il bisogno di tornare alle valvole, inizialmente con gli Audio Innovations, mio primo e grande amore (senza fine) e poi con il Kondo Souga.

Quella con il kondo souga e' stata una meravigliosa esperienza iniziata e conclusa in questo 2019, ma due fattori mi hanno fatto decidere di passare oltre.

Il primo e' l'impossibilita' economica di completare un impianto di quel marchio ed il secondo, non meno determinante, e' l'aver trovato il diffusore che mi piace davvero, un diffusore che vorrei fosse quello definitivo, le jamo r909, un diffusore che per i miei gusti coniuga il meglio dei diffusori dinamici ed il meglio di quelli elettrostatici, essendo un dipolo aperto.

Un diffusore non troppo difficile da pilotare, ma con i suoi 89db di efficienza, i pur meravigliosi 8 watt del Kondo, non riuscivano a tirar fuori tutto quello che le Jamo possono dare e ne il finale si esprimeva al suo meglio.

Fatta questa ampia premessa, capitalizzato non poco con la vendita del citato finale giapponese, mi sono caricato quasi 70 kg. di made in u.s.a. suddivisi in tre apparecchi della casa di Binghamton N.Y.

Appena sballato e posizionato questo pesante (47,5 kg.) amplificatore da 300 watt per canale ed acceso insieme al pre C2600 e la meccanica MCT450 sempre Mcintosh, ho sentito subito i  miei diffusori muoversi ed esprimersi in un modo diverso.

I finali mac sono notoriamente tranquilli, per la presenza dei trasformatori d'uscita, caratteristica comune a tutti gli amplificatori dagli occhioni blu, per tranquilli si intende che hanno una erogazione della potenza lineare, mai brusca, molto progressiva ed il loro aspetto minaccioso si traduce invece un anima gentile e pacata (per molti, anche troppo).

Per fare un parallelo motociclistico sono delle Harley Davidson Electra Glide, di certo non sono delle Kawasaki Ninja.. :-)

Questa caratteristica di tranquillita' vale fino a meta' del volume, dopo di che, pur nella sobrieta' e nell'eleganza, si scatena tutta la corrente a disposizione che, ad esempio, in questo finale MC302 e' di oltre 60 ampere!

Sembra di avere due impianti, fino alle ore 12 della manopola del volume (50% sul display del pre) si fruisce di un bel sentire, presente, vivo, ma ancora da condominio, subito dopo aver passato il 50% dell'erogazione, la musica cambia, e non e' un modo di dire, dinamica, punch, scena, tutto si ingigantisce quasi a dire, "hai capito chi sono io!".

Torno a fare un paragone motoristico, qui siamo in presenza di un classico V8, (guarda caso orgoglio americano) un motore che consente di viaggiare a 120 km/h sotto i 1500 giri, ma se si scalano due marce e si affonda il gas portando l'asticella del contagiri vicino alla linea rossa, le sensazioni e le emozioni aumentano a dismisura.

Il finale MC302, come tutti i Mcintosh, e' molto bello, quel bello assoluto, non relativo, possono piacere o non piacere a livello sonico, ma e' universale che piacciano a livello estetico e siano riconoscibili da chiunque, anche da quelli non particolarmente interessati all'hifi.

Qui poi i due vu-meter sono enormi, illuminano la stanza di notte, il frontale e' imponente, siamo oltre i 20 cm, ma anche la profondita' non scherza, oltre i 50 cm.

L'ultima generazione di finali monta nuovi connettori per diffusori, sono meravigliosi alla vista ed al tatto, ma soprattutto serrano benissimo sia le forcelle, che il cavo spellato cosi' come le banane.

Ce ne sono ben 4 per lato di cui un negativo e gli altri tre per impedenze di 2, 4 e 8 ohm.

Contrariamente ad altri finali di casa Mcintosh, questo e' uno stereo puro, ossia non ha lo switch per il collegamento a ponte, mentre mantiene la possibilita' di connetterlo sia con cavi rca che xlr, pur non essendo un finale a circuitazione bilanciata.

Sul frontale i classici "manopoloni" dedicati al funzionamento dei vu-meter ed all'accensione.

Generose alette di raffreddamento ai lati ma e' un finale che non scalda nemmeno quando sollecitato pesantemente, infatti e' molto adatto all'inserimento anche in librerie o mobili poco aerati.

All'accensione il circuito proprietario Mcintosh "power guard" fa il check e, se non ci sono problemi, dopo aver spento i due led arancioni che informano di questa funzione, da la corrente ai transistors finali per iniziare l'erogazione della potenza.

Un finale ben fatto, dove tradizione ed innovazione si mescolano mantenendo un livrea riconoscibile che identifica un suono, un mito, una meravigliosa storia americana senza fine.

Generoso sulle frequenze basse, forse anche troppo generoso, mi ha messo un po in crisi in quanto le Jamo R909 hanno 2 woofer da 38 cm per diffusore ed anche se e' un dipolo, i bassi ci sono!!

Il finale risolve definitivamente il problema della carenza di bassi, laddove questo problema esista, caratteristica da tener presente se si hanno diffusori carenti in questa gamma di frequenze.

Penso a diffusori come i miei, dipoli, o planari, tipo Apogee, Magneplanar o Martin Logan CLS, per citarne alcuni.

Questa ricchezza di bassi mi ha fatto intervenire massicciamente sul mio ambiente che non avevo mai trattato e cosi' ho installato dei pannelli fono assorbenti sulla parete di fondo.

Una meraviglia, le trappole acustiche della vicoustic i "super bass extreme premium" azzerano le stazionarie generate posteriormente e trattengono i "rimbombi" fastidiosi ed eccessivi che si generavano.

Soddisfazione al 100%

Dopo averlo testato per una settimana l'ho riposto nel suo doppio imballo ed e' pronto per essere venduto al prossimo fortunato proprietario.

Amplificatore eccezionale, definitivo nella maggior parte dei contesti.

Grande macchina, un best buy, un evergreen, un amplificatore che tra 20 anni sara' sempre cosi' e suonera' sempre cosi'.

Purtroppo essendomi piaciuto cosi' tanto, ho deciso di passare al top di gamma dei finali stereo di casa Mcintosh, con l'MC462 di cui potete leggere le mie impressioni qui!

 

MC302 - Suono Settembre 2012.pdf
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