AUDIO INNOVATIONS 500 - RECENSIONE A CURA DI FABRIZIO

Fabrizio e' un amico conosciuto grazie a questo sito, felice possessore di un finale audio innovations first, che mi ha contattato per informazioni sull'integrato 500 di cui ho scritto qualcosa.

Dopo esserci sentiti ne ha preso uno e vi trascrivo integralmente le sue prime impressioni da cui si evince che e' una persona sensibile ed un esperto audiofilo, con il quale condivido l'amore per la musica e per il marchio audio innovations.

L’Audio innovations 500 è arrivato… sono bastate le prime due ore di ascolto per farmene innamorare.

Come suona? Con le Klipsch Cornwall suona… meravigliosamente…!! Quando si dice sinergia…!!

Scendo nei particolari? Il suono è Audio Innovations, come lo è quello del mio First che gli compete la postazione di comando. Un suono magico, arioso, morbidissimo, e con un palcoscenico grande, olografico e stabile.

Però lui ha un suono che per corpo e presenza mi ricorda il tanto rimpianto VTL 75.

In cosa si differenzia dal First? Beh… anzitutto è più silenzioso!!. Anzi, non solo: è assolutamente silenzioso, mentre il First purtroppo rumoreggia alquanto, a ricordarti che non stai in paradiso nè davanti a un vero palco.

E poi… cede qualcosa alla trasparenza e precisissima focalizzazione del capo scuderia, ma in cambio… ha una dinamica, un corpo e una spinta che il First se la sogna..!! Ascolto il pianoforte: impetuoso percussivo e completo, nella magnificenza della sua coda. L’orchestra è sicura e concreta, i colori strumentali sono bellissimi e diversificati, identicamente a quelli del First.

Il contrabasso fa paura… dove vince il First è nella voce… la voce del First è ultraterrena. Quella del 500 però è anche bella, solo meno scolpita. Il 500 stravince sul pianoforte appunto… e te pare poco? Solido, concreto e ricchissimo di risonanze. Le chitarre sono identiche, chiare e pulitissime. La scena anche è simile: grande alta e abbastanza profonda.

Aiuta le Cornwall ad avvicinarsi alle Klipshorn come spinta e possenza.

In una recensione Bartolomeo Aloia diceva che fino a13w il 500 ha un comportamento ideale: come quello di un triodo. Con le Cornwall uso una frazione di manopola del volume, segno che siamo proprio ai primi, eccellenti watt dell’integrato. 

Sono stato fortunato: è uno dei primi esemplari, quando Audio innovations ancora non aveva ridotto la qualità costruttiva ai fini commerciali. È matricola 30000… pensa che il mio First è 50000, non credo che sia posteriore al 1986.

Tenuto benissimo, ben valvolato e con una custodia in legno autocostruita con tanto di… targhetta in ottone con il nome Audio innovations 500…!! L’interno anche è uno spettacolo: completamente revisionato, senza ossidazioni, bruciature o fili cotti.

PICCOLA STORIA DELL'AUDIO INNOVATIONS

 

L'Audio Innovations nasce in Inghilterra  nel 1986 da David Chessel e Peter Qvortrup.

L'integrato 300, il finale 800 basato su push pull di EL34 in classe A ed in particolare i finali First (stereo 7,5+7,5 watt) e Second (mono da 15 watt), entrambi basati su push pull di tubi 2A3, sono stati i primi successi commerciali, anche se la fama il marchio la deve unicamente all'integrato 500 che fa la sua prima apparizione nel 1987.

In seguito David Chessel con Eric Andersson  fonda la Audion, che attira l'attenzione degli audiofili malati di valvole termoioniche con il lancio sul mercato del finale Silver Night basato sulla 300B

Intanto, Peter Qvortrup fonda Audio Note.

Oggi, sia Audio Note che Audion proseguono il cammino con la produzione di elettroniche valvolari di pregio, nel segmento delle amplificazioni a valvole di bassa potenza, gioia degli appassionati di diffusori ad alta efficienza, ma il marchio Audio Innovations ha dato il via a questa rinascita delle valvole, in un momento in cui l'elettronica puntava decisamente sullo stato solido, i mosfet e le classi di funzionamento alternative come la "H" e la "D".

Ad Audio Innovations va il riconoscimento di aver concesso anche agli appassionati meno facoltosi, di potersi permettere un suono unico, magico, che oggi per ottenerlo bisognerebbe spendere cifre inenarrabili per avvicinarlo.

Ho avuto la fortuna ed il privilegio di possedere, e posseggo tutt'ora, elettroniche A.I. pertanto posso dire la mia al riguardo ed a mio modesto avviso, il capolavoro della maison è sicuramente il finale stereo The First, seguito a ruota oltre che dai fratelli mono The Second, dal finale Series 800 MKIII.

Ma il portabandiera è certamente l'integrato 500 ed il suo successore 700 (più raro da reperire), apparecchi che ogni audiofilo dovrebbe avere o aver avuto nel suo percorso di crescita, una pietra miliare, un riferimento assoluto di suono, classe e dinamica.