BRACCIO THE WELL TEMPERED DIY BY MARCO GHETTI

Grazie a questo mio sito mi capita sempre più spesso di essere contattato da molte persone, chi per un consiglio, chi per un giudizio, qualche musicista emergente per ospitargli una breve recensione tra quelle musicali, insomma, nel mio piccolo (meglio dire piccolissimo) cerco di dare una mano come posso nei limiti delle mia capacità e conoscenze, soprattutto per evitare che altri facciano gli errori che ho già fatto io. Questa è la vota di un amico, Marco, che è veramente uno "scienziato pazzo" nel senso più buono del termine, perchè solo così, si può definire un appassionato al punto tale da mettersi a costruire non solo giradischi, già cosa alquanto complessa, ma addirittura bracci, partendo da quello che è uno dei bracci di lettura per vinile che ha fatto scuola e storia del settore e che ancora ad oggi stupisce per le sue peculiari caratteristiche, parlo del braccio The Well Tempered.

Lascio la parola a lui trascrivendo integralmente la sua descrizione di come è arrivato a produrre questi bracci, con tanto di foto per meglio comprendere tutto il percorso ed i processi seguiti:

Caro Carlo,

eccomi a te per descriverti la realizzazione dei miei bracci WTL da 9-12-13 pollici;

 

- Partiamo dal castello, pezzo realizzato in buon acciaio con finitura satinata che altro non è (ma pensa tu !!!) un accessorio da bagno , nello specifico un porta rotolo di carta igienica (fig. 1e 2), è  costituito da due parti, una base e una parte superiore che sorreggerà' il braccio, quest'ultima può ruotare per trovare la giusta angolazione di circa 45°  rispetto all'asse del braccio a riposo. Il tutto viene fissato su una robusta base in mdf che verrà infine fissata sul giradischi.

fig. 1 e fig. 2

Per il tubo del braccio ho utilizzato una sezione di una canna da pesca in carbonio,(fig.3) tagliato il pezzo selezionato a lunghezza e diametro desiderato ho proseguito alla parte che ospiterà poi lo shell.

Ho sezionato gli ultimi 2 cm creando una parte a mezzaluna , riempita con resina bicomponente, una volta indurita ho lavorato la parte con una piccola fresa spianando la parte dove verrà  ancorato lo shell e creando un foro per la vite di fissaggio (fig.4).

fig. 3 e fig. 4

Lo shell è stato ricavato da una barra cilindrica di alluminio dal diametro di 2 cm, ho tagliato una fetta di 2 mm di spessore, ho poi praticato un foro centrale filettato per la vite a brugola che lo fisserà al braccio e 2 asole per le viti della testina ( fig.5).

fig. 5

Tornando al tubo,  per il suo cablaggio ho praticato un piccolo foro a circa 4 cm  dallo shell, quanto basta per il passaggio dei fili , un'altro foro per l' uscita di questi ultimi corrispondente all'asse verticale della pallina da golf.

Una volta passati i fili ho riempito il tubo con comune bicarbonato come materiale per smorzare vibrazione e risonanze, lasciando gli ultimi 6-7 cm vuoti riempiti di piombini da pesca.

Ho adottato questo sistema per pre- bilanciare il braccio che essendo a bassa massa avrebbe richiesto un contrappeso pesante e voluminoso, di conseguenza ho creato un contrappeso con 2 anelli di alluminio di 3 cm di  diametro  per 1 cm di spessore (fig.6) che  verranno poi accoppiati ma inserendo prima 2 pesi di piombo da 5 grammi tra loro. Lo spazio che si creerà  tra i due sarà riempito da un o- ring.

fig. 6

Per la pallina da golf, il lavoro è stato il più laborioso, dopo diverse misurazioni ho praticato un foro passante per  il tubo , poi più in basso e ortogonalmente a questo un altro foro passante con punta da 2 per ospitare la piccola cannuccia dove passerà poi in filo da pesca per la sospensione del braccio finito.

Per la cannuccia ho usato la cartuccia di inchiostro di una penna bic, naturalmente svuotata dal suo inchiostro. nella foto 7 il filo di nylon non passa dalla cannuccia ma,solo per prova ho adottato 2 occhielli dorati che fanno la stessa funzione e sono eleganti da vedere.

Per ultimo ho praticato un altro foro angolato sulla parte superiore della pallina fino a raggiungere il canale  creato prima per il tubo, da lì passeranno i fili in uscita dal tubo che attraverseranno poi la pallina e usciranno sulla sua parte superiore molto vicini all'asse di rotazione della stessa.(fig.7) 

fig. 7

Per ultimare il cablaggio, dopo aver saldato i fili alle pagliette per la testina e agli rca per le connessioni, per alloggiare quest'ultimi ho usato un adattatore scart- av, l'ho svuotato e ho inserito i due rca ai fori esterni già predisposti mentre il foro centrale l'ho utilizzato per l'ingresso dei fili. (fig.8) tutto l'assieme l'ho poi fissato  alla base in mdf con 2 piccole vitine ottonate.  

Per ultimo, ma non da ultimo, ho usato una parte di una molletta per capelli come ciglietta per lo shell, con colla a caldo ho creato una superficie isolata dal metallo nella parte inferiore e che rende migliore il sollevamento con il solo dito indice.

 

Caratteristiche: 

Lunghezza braccio 12";

Materiale carbonio;

Massa escluso contrappeso e testina 71 gr.;

Connessioni dorate;

Colore blu elettrico per la canna , grigio glitterato per la pallina.

 

fig. 8

Considerazioni puramente personali:

Sono consapevole che i puristi di questo braccio mi condanneranno e che gli autocostruttori con molti più  anni di esperienza nel campo sorrideranno, io sono alle prime armi e spinto solo dalla passione e dalla voglia di crearmi qualcosa da solo mi sono avventurano in questa sfida, ho usato materiali di recupero e di facile reperibilità,  non ho utilizzato macchinari CNC né strumentazioni di precisione e non mi sono fuso il cervello in formule ed equazioni quantistiche per realizzarlo,  l'ho fatto e basta, funziona, suona e non so giudicare se bene o male, so solo che le mie orecchie sono contente. 

------THAT'S ALL FOLKS ------

     Per info: Marco Ghetti +39.360.1073160