BASI PER DIFFUSORI EXTREMAVOICE FSC BY HIFI DI PRINZIO

MARZO 2018

Pur essendo molto appassionato di alta fedelta', ho mantenuto quello scetticismo (che mi ha salvato piu' di una volta dal crack finanziario) verso prodotti come cavi ultra blasonati e recensiti, accessori miracolosi come liquidi da spalmare sulle elettroniche, pietre da inserire nei case, trappole acustiche dal costo inimmaginabile, etc.

Cio' non toglie che ho dato sempre molta importanza agli accessori fondamentali, tra questi, piedini, isolatori da vibrazioni e quant'altro possa intervenire positivamente tra l'elettronica e l'ambiente.

Da qualche tempo osservavo queste basi "sismiche" prodotte dal buon Mino di Prinzio, dell'omonima azienda tanto famosa e cara a noi appassionati.

Un progetto ambizioso e ben realizzato, con l'impiego di materiali innovativi, preziosi, ben fatti ed una finitura che posso definire solo hiend.

Si tratta di due piastre in lega di alluminio (fIBRAL® - tipo aeronautico) scelto per le sue doti di resistenza, separate da 4 biglie in acciaio che scorrono all'interno di un piccolo incavo, una specie di binario che, nell'idea del progetto, dovrebbe non solo disaccoppiare il diffusore dall'ambiente, ma cosa eccezionale, annullare il rinculo provocato dal woofer, assecondandone il movimento.

In questo modo il diffusore, oltre a sembrare quasi sospeso, in quanto i punti di attrito sono ridotti a pochi millimetri, ha la possibilita' di muoversi avanti e indietro annullando le vibrazioni stazionarie del diffusore. 

Esistono 4 misure, small, medium, large ed extra-large e due finiture, alluminio e nere.

ovviamente il prezzo varia a seconda della dimensione.

Sono stato costretto a prendere la piu' grande e la piu' costosa per le mie JBL4365 studio monitor da 86,2 kg. di peso e confesso che, pur avendo letto e sentito di tutto al riguardo, avendo avuto occasione al Roma hi-end, tenutosi negli scorsi giorni, di vederle ed ascoltarle in azione, l'acquisto di queste basi dal costo non indifferente, mi aveva messo un po di agitazione nei giorni trascorsi tra il pagamento e la spedizione.

Finalmente eccole a casa mia, l'imballo lascia subito capire che il buon mino non ha lesinato nemmeno li, anzi, proprio la confezione, come anche per i produttori di elettroniche, anticipa cio' che ci sara' all'interno in termini di qualita' e quantita'.

Un cartone enorme ben realizzato con all'interno guscio in schiuma espansa protegge le preziose "tavole" che sono a loro volta separate da fogli dello stesso materiale del guscio.

Completano la dotazione una livella per la posizione in piano, una brugola per le tarature dei piedini e dei guanti bianchi per maneggiare le piastre senza lasciarvi impronte.

E' un attimo tirar fuori il tutto e posizionarlo, semplice quanto geniale.

La prima piastra ha le punte e va sul pavimento, le quattro biglie in acciaio si posizionano negli incavi realizzati nei due sensi, a seconda della forma del diffusore e poi la seconda piastra, anch'essa con gli stessi incavi, viene posizionata sopra le quattro sfere e si capisce subito la funzione che andranno a svolgere.

E' un vero piacere sentir scorrere le due piastre separate dalle quattro palle d'acciaio in un effetto tramezzino con molta maionese all'interno (Mino mi perdonera' l'irriverente paragone).

Devo ammettere che non e' stato facile posizionare i miei diffusori sopra le basi, da solo 86 kg abbondanti, senza un appiglio, non e' stata una passeggiata, ma come in tutte le cose della vita, quando le sudi, poi, le apprezzi di piu' e cosi', dopo una fatica erculea, ecco le mie meravigliose jbl sopra queste innovative basi "antisimiche".

Dato che ho un parquet molto morbido, ho usato sotto le punte (non acuminate) delle basi, le sottopunte delle jbl che sembrano fatte apposta.

Durante le operazioni di montaggio, avevo acceso l'impianto (tutto a valvole compreso il dac) per portarlo in temperatura cosi' da poter fare delle prove di ascolto serie e dunque, asciugato il sudore dalla fronte, mi sono accomodato nel mio punto d'ascolto ed ho messo il primo brano per sentire che tipo di risultato avessi ottenuto dopo tanta fatica.

Ho scelto un brano dal vivo, per l'eccellente qualita' della registrazione e la grande dinamica, Melody Gardot, live in Soho, voce, basso, chitarra, pianoforte e batteria, ma soprattutto voce e contrabbasso.

Che dire....sono rimasto strabiliato! non scherzo....a parte il brano iniziale, ho scarrellato tutta la mia sequenza di dischi test e brani che conosco profondamente, riascoltandoli come non li avevo mai sentiti, nuove sfumature, un fuoco centrato ed immobile, un basso presente ma non invadente ed un aumento delle alte frequenze che mi ha costretto ad intervenire sul supertweeter attenuandolo di -0,5 db.

E' come se i diffusori fossero sospesi, pur se visibilmente a terra, il sistema cosi' come e' congegnato, annulla ogni interferenza con l'ambiente ed il micro scorrimento delle piastre, una sull'altra, in questo effetto cuscinetto, trasforma il suono dei diffusori (che gia' mi piacevano tanto) in qualcosa di mai sentito prima. 

Credetemi, non sto' esagerando, non ho rapporti commerciali con di Prinzio, le basi le ho pagate, e non poco (sul sito trovate il relativo listino) ma per la prima volta nella mia vita di audiofilo, un accessorio trasforma il suono piu' di un cambio di impianto completo, piu' di un cambio di casa, veramente incredibile, ancora non riesco a crederci.

Tutto e' piu' fermo, a fuoco, stabile, senza sbavature, un suono vero, ricco di dettagli e soprattutto credibile, oserei dire, assoluto, in quanto non contaminato dalla interferenze dell'ambiente, almeno questo accade qui da me.

Ringrazio Mino di Prinzio per aver realizzato qualcosa che mancava, osservavo il mercato di queste basi per diffusori, ma alla fine mi stavo orientando verso due blocchi di travertino.

ora che ho provato queste mi sento di consigliarle a chiunque, soprattutto a chi ha diffusori da pavimento che per forza di cose, interferiscono con l'ambiente, trasferendo la loro energia a terra ed inquinando il segnale musicale con vibrazioni stazionarie che sporcano il suono e ci fanno pensare che c'e' qualcosa che non va a monte. 

L'ambiente e' la prima cosa che suona a casa nostra, dobbiamo, nel limite del possibile, compatibilmente con le nostre consorti (io sono al secondo divorzio :-)) renderlo il piu' adatto alla riproduzione acustica e cominciare dalla "base" e' cosa buona e giusta.

Le basi sono disponibili in quattro differenti misure:

Small (LxPxA) mm: 250x350x50

Medium (LxPxA) mm: 330x430x50

Large (LxPxA) mm: 400x600x50

Extra large (LxPxA) mm: 450x650x50

L'intervista di Audiofilando al grande Mino di Prinzio

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