MCINTOSH D150

GENNAIO 2021

Girovagando nel web, ho trovato questo Mcintosh D150 tra gli apparecchi usati sul bel sito dell'amico Mino di Prinzio e visto il prezzo conveniente, rapportato alla poca differenza da aggiungere vendendo il mio Mcintosh D100, ho deciso di fare questo piccolo upgrade, tanto non credo che troverò mai in vendita nel mercato dell'usato il costosissimo dac D1100 per completare il trittico con il mio preamplificatore Mcintosh C1100.

Il D150 va dunque a rimpiazzare il D100 nella funzione di DAC puro e non di preamplificatore digitale. Collegato dell'uscita fissa (xlr) al mio preamplificatore C1100 l'ho connesso anche con i cavi "data" e "trigger", in modo che si accenda insieme a tutto il resto dell'impianto consentendone la completa gestione dal telecomando del preamplificatore.

Il "piccolo" Mcintosh D100, acquistato per ben due volte (nel 2016 e nel 2020) e dunque rivenduto sempre per due volte, mi ha molto soddisfatto e devo dire che ero anche perplesso nell'operare questa sostituzione perchè il suono del D100 è particolarmente caldo e ben si amalgamava al resto del mio sistema.

Oltre questo, mi dispiace tanto perdere quell'informazione sul display, relativa al bit-rate del segnale in ingresso, qui nel D150 rimane solo quella relativa alla frequenza di campionamento e del livello di volume in uscita.

Ma che posso fare? La smania e la voglia di provare, cambiare, andare avanti a volte è più forte della stabilità e del buon suono ottenuti anche con fatica.

Così eccolo arrivato fresco fresco da Chieti Scalo (sede di Hifi Di Prinzio) e subito posizionato al posto del D100 dove lo attendevano tutti i cavi "penzolanti", Cards Parsec XLR per la connessione analogica al pre C1100, e per quella digitale, l'rca coassiale 75ohm Van den Hul D102 hybrid e l'ottico Audioquest Cinnamon Optilink rispettivamente per il Cocktail Audio X45pro e per la meccanica cd Couterponit DA11.

Premesso che le differenze nel dominio del digitale sono minime e di difficile percezione, figuriamoci su due convertitori dello stesso marchio quanto può essere complicato apprezzare eventuali differenze, ma provo a descrivere le sensazioni avute da subito, a caldo, una volta sostituito il D100 con questo D150 che sulla carta promette qualcosa in più.

Suona diverso, suona meno caldo e probabilmente più preciso, persa forse quella piacevole imperfezione del precedente, come direbbe il buon John Legend, "your perfect imperfection", qui tutto è più analitico, più controllato, senza eccessi o sbavature...in prima battuta posso dire che mi piace meno del D100, al cui suono mi ero abituato e che, messo in confronto con il dac interno del Cocktail Audio X45pro, più moderno e performante, me lo faceva apprezzare di più, proprio per quell'anima leggermente più analogica, che con il D150 sembra persa.

Infatti, a riprova di quanto appena detto, messo in parallelo con l'X45pro, regolati i livelli di trim sul pre per renderli davvero identici nell'emissione, non si apprezza alcuna differenza.

Questa è la prova dello sforzo fatto da Mcintosh nel D150, che infatti arriva a risoluzioni maggiori del D100, ma che, forse proprio per questo, anche per le altre modifiche occorse al progetto, ha perso un po di calore a vantaggio di una trasparenza che ancora faccio fatica ad accettare ed apprezzare pienamente.

Ovviamente questi sono solo il mio pensiero e le mie impressioni, oltretutto a pochi giorni dall'arrivo del device, mi auguro con il tempo di riuscire ad apprezzarne le reali qualità che mi auguro verranno fuori con ascolti prolungati e più attenti.

A livello estetico il D150 ed il D100 sono identici, pesano sempre 6,1kg, le uniche differenze le troviamo nel pannello posteriore dove su quello del D150 è presente un ingresso denominato DIN, per collegamenti "proprietari" con le meccaniche Mcintosh in grado di decodificare il supporto SACD.

Peccato aver perso l'occasione, facendo un apparecchio nuovo, di non aver inserito l'ingresso AES/EBU a 110ohm, cosa peraltro presente appunto nelle meccaniche MCT450, MCT500 ed MCT550 della casa di Binghamton.

Altre differenze visibili, come la dimensione dell'alimentazione, le troviamo all'interno, qui sotto a sx il D100 ed a dx il D150.

Studiando un po più a fondo la faccenda sul web, ho appreso che il D150, monta praticamente lo stesso chip di conversione del D100, ovvero il 42 pin ESS SABRE Ultra 32 DAC (ES9016S).

Ecco perchè forse sono rimasto un po deluso dal primo ascolto, mi aspettavo qualcosa di veramente diverso, di apprezzabile, ma di fatto, qui di differente c'è solo il supporto aggiunto per i file DSD che in ogni caso non ho, ne al momento mi interessano.

A questo punto non so davvero cosa fosse nel D100 a dare quel senso di calore analogico che qui si è perso in favore di una maggior definizione, un suono che adesso somiglia troppo a quello ottenibile dal modernissimo Cocktail Audio X45pro ascoltato in parallelo utilizzando lo stesso brano, in quanto questo è equipaggiato del chip SABRE ES9038PRO, 32bit/768KHz e supporto nativo DSD-512 e MQA.

Se può valere il mio consiglio, chi ha il D100 se lo tenga stretto, chi è in procinto di prendere un D150, ci pensi bene, nel mercato dell'usato un D100 si può trovare anche sotto i 1000,00 euro, e vale molto di più di quello che lo pagherete. Non sono affatto soddisfatto del cambio effettuato, ma ormai me lo tengo e va bene così, di certo se potessi tornare indietro non lo rifarei.

 

Intanto vi rimando alle recensioni del Mcintosh D100 da cui ovviamente questo D150 discende.