Recensione: PROCEED PDP-2 DAC CONVERTER

Prodotto dal 1991 al 1992 questo dac Proceed appartiene al gruppo Madrigal che faceva capo a Marc Levinson.

Infatti pur se nell'apparenza non sia un gran che, questo apparecchio nasconde al suo interno le sue qualita' ed ovviamente anche e soprattutto le ritroviamo nel suono.

Pensate che pesa poco meno di 10 kg.!!! e, per poco meno, intendo dire che pesa 9,98 kg.!!!!

Costruito come un carro armato, ha un telaio spesso e pesante, probabilmente realizzato per schermare al meglio i preziosi componenti interni.

Costava circa 4 milioni delle vecchie lire che nel 1991, se consideriamo che lo stipendio di un impiegato medio all'epoca era di un milione di lire, ci si puo' rendere conto davanti a cosa ci troviamo.

Qui sotto vi metto una foto del dispositivo aperto. 

Come si puo' vedere all'interno salta subito all'occhio la netta separazione tra la sezione di alimentazione (che potrebbe essere sufficiente per un integrato da 70/80 watt!!!) e la sezione di conversione digitale/analogica che conta su due dac di precisione a 20 bit con filtro digitale 8x da cui risulta un rapporto segnale/rumore di 107 db, una separazione tra i canali di 120 db, una distorsione di inter-modulazione allo 0,008% ed una distorsione armonica di soli 0,004% @ 1khz, 0db.

Insomma un apparecchio con delle caratteristiche di alto rango, ancora oggi in grado di aiutare magari un cd player non proprio performante o addirittura per essere impiegato per la musica liquida.

Sul pannello posteriore sono presenti uscite rca ed xlr analogiche, uscite digitali anche qui rca ed xlr e n. 3 ingressi tutti coassiali (peccato un ottico ci sarebbe stato bene, infatti nel pdp-3 lo hanno messo).

Un interruttore ferma la corrente in ingresso che poi e' comunque comandata da un interruttore sul pannello frontale.

Sul davanti troviamo come detto l'interruttore di accensione ed il tasto che seleziona gli ingressi.

Una serie di led informa sull'ingresso selezionato e sull'intervento del circuito di "emphasis".

un piccolo display numerico a due digit rossi informa sulla frequenza di campionamento, 32, 44 e 48 khz.

Il suono e' impressionante per dettaglio, completezza di informazioni, scena e dinamica.

Veramente un bel dac che consiglio a chi e' in cerca di un apparecchio per fare un salto di qualita' nell'ambito digitale o per utilizzarlo come ho fatto io per un impianto di musica liquida, in abbinamento ad un Wadia 171I ipod docking transport.

Sul mercato del'usato si trovano a cifre comprese tra i 500 ed i 600 euro, negli stati uniti a meno, ma dobbiamo sempre considerare il trasporto, l'iva, il dazio e l'acquisto di un piccolo trasformatore da 220 a 110 volts.

La sezione di alimentazione come si vede e' veramente sovradimensionata, a fronte di un assorbimento di soli 23 watt, e' stato messo un toroidale che fa impallidire quello di un buon amplificatore e ci sono anche due bei condensatori per filtrare la corrente.

La sezione di alimentazione e' fisicamene separata dalla sezione di conversione dove spiccano i due Burr & Brown 20 bit 8x.

da notare l'utilizzo di cablaggi Nordost!!!