MAPPA DEL SITO

(clicca per scoprire) 

APOGEE PSX 100 D/A A/D PROFESSIONAL CONVERTER

APRILE 2025

 

Come per il master clock Apogee Big Ben, così per i convertitori di questa casa statunitense, ho sempre avuto una particolare curiosità e quindi eccomi qui a raccontare la storia dei due apparecchi acquistati d'occasione sui vari mercatini on line. Si tratta di dispositivi destinati ad un uso professionale, ma molti audiofili, tra cui da oggi anche il sottoscritto, annoverano questi devices nei sistemi audio domestici, forti delle loro capacità e caratteristiche che a volte ci fanno riconsiderare quanto riteniamo di sapere al riguardo e che temo possano smontare svariate convinzioni sui convertitori così detti hifi o hiend.

Preso il dac e preso pure il clock Apogee Big Ben, di cui potete leggere la relativa scheda cliccandoci sopra, mi accingo a scrivere le mie impressioni di ascolto, utilizzando come sorgenti digitali il mio CD player Sony CDP-D500 in veste di meccanica e lo streamer Cocktail Audio X50pro

Il contradditorio viene eseguito utilizzando il mio convertitore Wadia PRO che rappresenta per me un vero e proprio riferimento, ma anche ascoltando ed alternando il convertitore interno al Sony CDP-D500 usato per queste prove sia come meccanica di trasporto CD, connesso ad entrambi i dac, che stand-alone con i suoi due chip Burr&Brown 1702-J.  

Ho connesso anche il Cocktail Audio X50pro sia alla coppia dac/clock Apogee che al dac Wadia utilizzando cavi il più possible simili.

Il PSX-100 è il modello precedente all'Apogee Rosetta 200, ben più noto e diffuso anche se di fatto una versione più economica o meglio, ridotta, del PSX-100, che, ricordo, è stato realizzato anche in una versione SE (Special Edition) nella quale è stata curata maggiormente la selezione della componentistica, forse proprio per aprire una porta al pubblico dell'hifi e dell'hiend, che normalmente tende a ignorare il mercato professionale, ma che a volte, come in questo caso, può riservare graditissime ed inaspettate sorprese.

Appena acceso il tutto, inizialmente si rimane affascinati dalla presenza delle tante luci che si accendono e che informano sui vari stati e operazioni che eseguono le due macchine.

Il cavo AES/EBU xlr 110ohm che arriva dal Sony CDP-D500 in veste di meccanica, entra nell'ingresso AES1 del clock Apogee Big Ben, per poi da li, con altro cavo AES/EBU xlr andare all'ingresso digitale sempre AES/EBU del dac PSX-100. Da li due cavi stereo bilanciati Kimber Kable Hero xlr, vanno al pre Threshold T2. Tutto si ripete anche per le altre sorgenti digitali con vari cavi, dall'ottico al coassiale e detto così sembra un "inferno", di fatto non è tanto lontano dal concetto, ma una volta fatto, non ci si pensa più.

Collegato anche il Wadia PRO, comincio le prove in parallelo alternando i due ingressi bilanciati del pre Threshold T2 con l'utilizzo di due coppie di Kimber Kable Hero xlr per rendere le prove quanto più parallele e veritiere possibili.

Il primo impatto, che poi è quello che subito impressiona, mi fa notare una maggior profondità della scena a vantaggio degli Apogee sul Wadia, ma quello che più risalta, è una maggior estensione del basso con un controllo che il Wadia tende a perdere, quando si alza il volume.

Mi piace molto, ora faccio scaldare bene ed amalgamare il tutto e proseguo le prove che già da questi primi istanti mi hanno dato un bel feedback.

Sono molto condizionato dal fatto che il dac Wadia PRO, per me rappresenta un vero e proprio riferimento in quanto ha sbaragliato anche il suo fratello maggiore Wadia Digital 2000 e tanti altri dac con i quali ho avuto modo di fare prove in parallelo (Counterpoint, McIntosh, California Audio Labs, etc.)

Prima delle prove, non ho resistito ed ho aperto, almeno il dac, il clock si è salvato, volevo vedere perchè pesasse così tanto pur essendo così sottile il ed ecco svelato il motivo, un toroidale grande, enorme, sovradimensionato per un convertitore, una bella sezione di filtraggio capace di tre condensatori grandi, mai visti in questo genere di apparecchi e uno chassis molto pesante, modulare, fissato con una miriade di viti, alettato dalla parte dell'alimentazione ed aperto dall'altra con piccole "branchie" per farlo respirare, vista la destinazione d'uso a rack di questo genere di device.

La scheda madre, di elevata qualità e spessore, come il resto della componentistica, è piena, soprattutto di integrati, destinati non solo alla conversione D/A ma anche a quella A/D in quanto questo apparecchio è in grado di "digitalizzare", segnali analogici provenienti da sorgenti come giradischi (pre-phono), registratori a bobine, sintonizzatori, etc.

Passata qualche ora ascoltando i miei brani preferiti per i test con questa coppia Apogee, non posso che esprimere la mia grandissima soddisfazione, anteceduta dallo stupore, a riprova del fatto che dal mondo del professionale, come peraltro già accaduto con il cd player Sony CDP-D500, arrivano cose egregie, che all'interno delle mura domestiche possono dare anche di più di apparecchi hiend, nativi per destinazione domestica.

Confermo il dettaglio e la trasparenza aumentate e non so a chi dare il maggior merito, se al dac oppure al clock, come credo, perchè l'errore di jitter inquina ed altera anche se in minima parte la riproduzione musicale ed in questo sistema, il detto errore, diventa "non misurabile".

Si è anche guadagnato qualcosa in db sul livello di uscita, il volume è più alto di prima ed anche questo banale parametro evidenzia la bontà del sistema.

Molto utili sono stati i due trimmer presenti sul pannello frontale per regolare l'emissione in uscita, trovato il livello identico a quello dell'altro convertitore, le prove sono state eseguite senza lo sbalzo di volume che normalmente si ottiene ascoltando in alternanza due convertitori diversi.

Per il momento, ma credo per un bel pezzo, sono certo che rimarranno stabili nel mio sistema. Altamente consigliato per chi non insegue DSD o MQA a 32 bit x 768khz ma vuole ascoltare la musica con qualità e piacere d'ascolto.

DAL WEB:

The PSX-100 is essentially two independent converters in one unit:

a stereo 24-bit/96K analog to digital converter and a stereo 24-bit/96K digital to analog converter housed in a 1U rack unit.

It is also a bit-splitting device, a format converter, and has a rich set of features as described below:

 

Features and Specs:

 

A/D and D/A can be operated and clocked independently or cross-connected in several ways

Dual Apogee Low Jitter Clocks (LJC) insure high-quality audio in any configuration

UV22HR – the mastering standard for word-length reduction – allows 16 and 20-bit outputs without significant loss of detail

Soft Limit provides maximum digital level to your recording system without overs

High-density 24-bit 88.2 and 96 kHz sampling as well as conventional 44.1 and 48 kHz rates

Metering of either A/D output or D/A input • AES/EBU, S/PDIF, ADAT and TDIF I/O

Optional video card allows sync to PAL, NTSC, or Black & White video signals

‘Digital Copy Mode’ allows format conversion between AES/EBU, S/PDIF, ADAT, and TDIF

‘Analog Monitor Mode’ monitors A/D output through the D/A converter

ABS-96 operation allows recording of 24-bit/96kHz audio on 16-bit ADAT or TDIF machines

ABS (Apogee Bit-Splitting) allows recording and playback of 24-bit audio on 16-bit machines – available on ADAT, TDIF and AES I/O.

APOGEE PSX-100 MANUAL
APOGEE PSX 100 Manual.qxd.pdf
Documento Adobe Acrobat 599.0 KB
APOGEE PSX-100 CONSIDERATIONS
Apogee PSX-100 Issue 7.pdf
Documento Adobe Acrobat 1.3 MB