JBL 4365 STUDIO MONITOR

GENNAIO 2017

Questi diffusori rappresentano un cambio radicale per me.

Mi sono separato da poco, ho lasciato la casa dove ho abitato per oltre 15 anni ed ora, mi trovo in un ambiente acusticamente molto diverso dal precedente.

Vengo da un percorso di diffusori planari, isodinamici ed elettrostatici per cui la diversita' di ambiente, si e' sommata alla diversita' di tipologia di diffusore da scegliere.

Dunque questa diversita' ha comportato dapprima la vendita delle mie amate Martin Logan Odyssey e poi, dopo un travaglio di qualche settimana, mi ha portato alla scelta, del tutto casuale, di queste mostruose JBL 4365, top di gamma della serie studio monitor.

Il motivo di questa scelta e' da ricercarsi principalmente nelle loro dimensioni, in modo particolare quella di profondita'.

Sono diffusori che non soffrono particolarmente il posizionamento prossimo alla parete di fondo, un po tipo Klipsch ed alcune Tannoy per intenderci, hanno tutto avanti, compresi i due enormi accordi reflex.

Cosi', complice anche questa profondita' "slim" di 42 cm. che fa si che si possano posizionare praticamente a ridosso della parete, senza problemi e soprattutto senza che cio' comporti degrado del suono, le ho acquistate dopo averle ascoltate, come ho detto, per puro caso in un negozio. (Larel hifi - Roma fleming). 

Lo sviluppo del diffusore e' di 60 cm. circa sulla larghezza e poco piu' di un metro sull'altezza, parametri che tengono conto di un woofer da 15" (38 cm.) posto al centro di un buffle blu cobalto (come da tradizione monitor JBL) ed una tromba enorme in una lega mista di alluminio e magnesio che include anche un super-tweeter.

Oltre 86 kg. di peso!! precisamente 86,2 kg l'una!

Per portarle a casa, il personale del negozio dove le ho acquistate, ha faticato non poco e per fortuna abito ad un piano comodo per il passaggio su carrello.

Posizionate e collegate immediatamente, ho acceso il mio impianto di quel momento (sto scrivendo a gennaio del 2017) tutto Mcintosh, ma sono rimasto un po deluso.

D'altronde l'abitudine al suono Martin Logan dal quale venivo, molto diverso da quello di un monitor da studio, sapevo che mi avrebbe creato problemi con qualunque diffusore (non planare, elettrostatico o isodinamico) avessi scelto.

Dopo il primo ascolto deludente nulla cambiava, anzi con il passare del tempo peggiorava e saliva in me la paura di aver fatto un errore di acquisto.

Le JBL non sono proprio a buon mercato, hanno un listino di oltre 20mila euro ed uno street price di circa 14/15mila euro per cui, non proprio un diffusore facilmente rivendibile.

Devo dire che l'amico Tonino di Larel hifi, mi ha trattato molto bene, prendendosi in permuta un po di elettroniche e dei cavi importanti per me non piu' utili, ma di fatto, c'e' stato comunque un bell'esborso di denaro e questo deludente risultato mi faceva bruciare la cosa ancor di piu'.

Eppure, pochi giorni prima, nel suo negozio, ascoltate con un Cayin da 30 watt per canale mi avevano emozionato tanto da farmi stare un mese a non pensare ad altro ed a farmi fare avanti e indietro per ascoltarle di nuovo e decidere se prenderle o meno.

Acquistate e portate a casa era impensabile immaginare di portale indietro, anche perche' mi piacevano molto.

Ormai il danno era fatto, non mi rimaneva che tentare di pilotarle con qualcosa di diverso dal mio Mcintosh MC602 e cosi', pensando al Caiyn con cui le avevo ascoltate, mi sono messo a cercare su ebay ed altri siti, un integrato a valvole che ho tanto amato, l'Audio Innovations 500, che speravo avrebbe potuto soddisfare le esigenze delle mie jbl.

invece del modello 500, ho trovato l'Audio Innovations 700, evoluzione del primo, leggermente piu' moderno e rivisitato, ma senza la sezione phono, un integrato basato su un push pull di EL34 in classe a pura, per una potenza di 25+25 watt. 

Un apparecchio del 1995/96, quindi con una ventina di anni sulle spalle. 

Che dire, se leggete la mia recensione dell'A.I. S700 capirete cosa ho provato una volta messo in funzione.

Da freddo e collegato alla meno peggio, ha tirato subito fuori quel suono che avevo sentito in negozio, anche di piu', anzi, molto di piu', una meraviglia assoluta di calore e dettaglio cosi' bilanciati da non sapere dove finisce l'atmosfera creata dai tubi e dove inizia la precisione data dal diffusore monitor.

Fatto sta che da quando l'ho preso, non riesco piu' a spegnere l'impianto, mi trovo all'una di notte ancora ad ascoltare musica ad un volume bassissimo ma che consente di percepire comunque tutte le armoniche ed apprezzare la completa informazione musicale.

Il woofer da 38 cm. restituisce le frequenze piu' gravi con dolcezza, sia quando sollecitato che a bassissimo volume.

La tromba che sembra una bocca spalancata, tanto minacciosa all'aspetto, eroga le voci in maniera dolce e credibile, ad occhi chiusi non si immaginerebbe mai di trovarsi di fronte ad un diffusore di queste dimensioni.

In una parola: meravigliose! 

L'ascolto con le valvole e' qualcosa di indescrivibile e mano a mano che passava il tempo, le jbl completavano il loro rodaggio ed io rimanevo sempre piu' senza parole......

......senza parole, per due motivi, il primo e' che 25 watt sono sufficienti per le JBL in un ambito domestico, non sono arrivato mai, nemmeno per provare, a meta' della corsa del volume, il secondo motivo e' la deludente prestazione del Mcintosh MC602, al quale attribuivo la capacita' di pilotare tutto.

Che strano, riesce a pilotare le Magneplanar con 86 db e si pianta su queste JBL da 93 db!!

credo che il problema risieda nei celeberrimi trasformatori d'uscita, tanto cari alla casa americana ma che, evidentemente, su uno stato solido, a confronto di un diffusore che cerca velocita' e corrente, non riesce a trovare la giusta parhnership. 

Meglio cosi', vendero' il 602 e magari capitalizzo un po......continua.......(to be continued...)....

Settembre 2018

 

Nel percorso di questi due anni ormai passati, come potete vedere dalle foto, l'ambiente e l'impianto si sono modificati, nella ricerca del miglior suono ottenibile.

Le JBL 4365l per ora sono il punto fermo ed il resto ruota intorno ad esse, tenendo conto delle loro peculiarita' e caratteristiche tecniche.

Cosi', dopo aver provato con l'integrato Audio Innovations 700, sono passato dapprima al finale 800mk3 10th Anniversary Edition con alimentazione esterna per la tensione anodica Border Patrol, anch'esso a valvole, coadiuvato dal pre serie 1000 phono ed ora dal finale sempre Audio Innovations model First. 

Che dire, le impressioni iniziali sono ora al cubo, il first in modo particolare, con i suoi 7,5 watt di magia, tira fuori il suo meglio con le jbl che rispondono con grazia e calore ai segnali inviati dai tubi 6B4G Gammatron u.s.a. ma ovviamente, 7,5 watt per canale, per quanto magici, non riescono a muovere a dovere un diffusore la cui potenza consigliata e' 50 - 300 watt!!!

Cosi', proseguendo il mio cammino, anche stavolta, per puro caso, mi sono trovato per le mani una coppia di pre e finale Swiss Physics da 160 watt circa per canale in pura classe a su 8 ohm e devo dire che le JBL hanno gradito l'incremento notevole di potenza e corrente generati dai mosfet Hitachi presenti sul finale model 6a.

Finalmente l'enorme woofer da 38 cm. ha cominciato a spostare l'aria, tanto da farmela sentire sul viso a 3 mt. di distanza! 

Si e' aperto un nuovo mondo, un nuovo modo di ascoltarle ed apprezzarle, dopo l'inizio deludente con il 602 di Mcintosh, la meraviglia ottenuta pilotandole con le valvole, ora, con questa amplificazione di altra classe (oltre che classe A) finalmente posso dire che JBL non ha davvero rivali nella sua categoria di appartenenza.

Per finire l'opera e disaccoppiare i diffusori ancora meglio dall'ambiente, li ho dotati di basi di appoggio antisimiche "Extremavoisce FSC" by hifi Di Prinzio.

Da questo link potete raggiungere la mia relativa prova. 

Insostituibili, specialmente per diffusori di questo peso e fattura.

PER ALTRE FOTO VI RIMANDO ALLA PHOTO GALLERY - JBL 4365

DESCRIZIONE

 

Diffusore high-end a 3 vie con driver a compressione

Il segreto delle prestazioni JBL® non è un segreto.

Sin dagli anni 70, i monitor da studio JBL erano presenti in molti più studi di registrazione rispetto ad altri marchi, offrendo un livello di potenza e realismo sul quale i professionisti della musica hanno sempre potuto fare affidamento. Disponendo delle tecnologie JBL che includono una tromba Bi-Radial® a compressione e un grande woofer da 15", il monitor da studio 4365 di JBL è progettato per bassi veloci e perfetti a tutti i livelli di ascolto, una gamma di medie frequenze naturale e ben focalizzata e alti chiari e distinti che vanno ben oltre la portata dell’orecchio umano. Producendo senza sforzi la larghezza di banda e le dinamiche complete dei più moderni supporti digitali, senza soppressioni a nessun livello di ascolto, il 4365 rivela sottigliezze precedentemente mai percepite nella musica registrata. In modo abbastanza semplice, il 4365 di JBL ricrea esperienze di ascolto pari a prestazioni dal vivo con sorprendente precisione, superando le aspettative degli ascoltatori critici e dei professionisti della musica.

 

SPECIFICHE TECNICHE

 

Trasduttore basse frequenze: Cono a tre strati da 380mm con bobina mobile da 100mm e tecnologia di dissipazione del calore Vented Gap Cooling™ Trasduttore alte frequenze: Driver a compressione da 100mm con diaframma in lega di magnesio Trasduttore ad altissima frequenza: Driver a compressione da 25mm con diaframma in titanio Potenza amplificatore consigliata: 50W – 300W Risposta in frequenza: 35Hz – 40kHz (–6dB, anecoico) Impedenza nominale: 8 ohm Sensibilità (2,83V/1m): 93dB Frequenze di crossover: 750Hz, 15kHz Controlli: Attenuatori per gamme di frequenza dei driver HF e UHF Tipo di cassa: MDF da 25mm con doppia porta Tipo di connettore: Doppi morsetti placcati d’oro.

Finiture: Noce, con finitura in poliuretano Colore della griglia: Blu monitor Dimensioni (A x L x P): 1048mm x 597mm x 429mm Peso: 86,2kg.

 

PUNTI DI FORZA

 

Driver a bassa frequenza 1501FE Un cono del woofer a tre strati da 380mm con bobina mobile da 100mm, tecnologia di dissipazione del calore Vented Gap Cooling generano bassi a elevato impatto estremamente fedeli al segnale originale. Driver a compressione ad alta frequenza 476Mg Un diaframma con membrana in lega di magnesio/alluminio da 100mm con bobina mobile in alluminio fornisce prestazioni estremamente accurate alle alte frequenze con distorsione e compressione della potenza minime, per dinamiche esplosivamente realistiche a tutti i livelli di ascolto. Driver a compressione ad altissima frequenza 045Ti-1 Un leggero diaframma in titanio da 25mm produce dinamiche realistiche che superano la gamma percepibile dall’orecchio umano, con una risposta estremamente lineare.

Iideale per il formato SACD™ (Super Audio CD) e altri formati audio ad alta risoluzione. Trombe HF e UHF SonoGlass® Trombe ad alta ed altissima frequenza dense, meccanicamente inerti con profilo Bi-Radial® eliminano le risonanze interne per un suono chiaro e privo di distorsioni. Una grande tromba HF crea un sounstage 3-D superiore e realistico.

Caratteristiche chiave Casse rinforzate, estremamente rigide in MDF da 25mm Doppia porta anteriore di accordo per una risposta dei bassi ottimale Sistema di polarizzazione del crossover Charge-Coupled Linear Definition™ per dinamiche migliorate a livelli di ascolto bassi.

Gli attenuatori MF e HF consentono agli utenti di adattare le emissioni dei singoli altoparlanti all’acustica dell’ambiente o alle preferenze personali Predisposizione bi-wire per l’utilizzo con più amplificatori.

Specification Sheet - Studio Monitor 436
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JBL_4365_-_Test_di_Audio_Review_(05-2012
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Dicembre 2018

 

Per ragioni puramente estetiche e non di mancata soddisfazione, ho sostituito questi meravigliosi diffusori con dei Jamo Reference 909.

 

Di seguito le loro ultime foto sui carrelli, prima della partenza verso il nuovo, fortunato, proprietario.