MARTIN LOGAN PRODIGY

Da grande appassionato di questo marchio, non mi sono tirato indietro quando l'amico Sandro mi ha chiesto di accompagnarlo in Toscana, con tanto di furgone, a prendere queste meravigliose Martin Logan Prodigy, top di gamma (se escludiamo le Statement) della prodizione ML dei primi anni del terzo millennio.

Pesano più di 60 kg. l'una ma per fortuna, in maniera molto intelligente, il costruttore ha pensato bene su questo modello, di rendere separati e divisibili per il trasporto, la parte superiore (pannello) e la parte inferiore (sub).

Nonostante questo, ricorderò sempre quella giornata, di un caldo afoso indescrivibile, per la fatica che abbiamo fatto per portarle giù da una mansarda di un villino di tre piani, fino al furgone noleggiato per l'occasione.

Ma si sa, quando si pratica il nostro sport preferito, la fatica si accetta quasi come fosse parte integrante del piacere di mettere finalmente le mani su gioielli come questi.

La mia esperienza con il marchio Martin Logan inizia molti anni fa con una coppia di Aerius, subito dopo sostituite da una coppia di Aerius I (improved) che mi hanno fatto innamorare di questo suono, il più vicino a quello delle Magneplanar, che considero da sempre il punto di arrivo.

Dopo le Aerius i ho avuto una coppia di ML Odyssey, tenute per quattro anni e di recente, dopo tante altre esperienze, sono tornato a questo suono con le ML Quest Z, altro top di gamma del decennio precedente (1990-1999).

Ho sempre sognato queste Prodigy, specialmente quando avevo le ML Odyssey, che, anche se esteticamente molto simili, differiscono e di molto per caratteristiche e dimensioni.

Qui sulle Prodigy il pannello deputato alla riproduzione dei medio-alti è enorme, penso derivi da quello delle Martin Logan della serie Quest, secondo per dimensioni solo alle CLS.

Ma anche sotto le differenze sono abissali, la cassa che contiene i due woofer delle Prodigy è veramente enorme (quasi 70 cm di profondità) e porta un trasduttore da 25 cm. a corsa lunga con sospensione in gomma sul baffle frontale ed uno da 25 cm. su quello posteriore.

Mi sono accontentato di averle ascoltate a casa dell'amico Sandro, ben inserite nel suo ambiente e soprattutto ben amplificate.

Le connessioni posteriori accettano ogni tipo di cavo, spellato, forcelle, banane e sono di eccellente qualità, ben spaziati fra loro, ci è voluto un decennio per far comprendere alla Martin Logan l'importanza di allontanare tra loro i "binding post", troppo vicini nelle realizzazioni precedenti.

Come tutti i diffusori ibridi, anche queste necessitano dell'alimentazione ed accanto alle connessioni per i cavi troviamo la vaschetta IEC per il cavo di corrente. Ultima nota sul pannello posteriore, è presente un attenuatore da -3db per le basse frequenze, molto utile laddove non si riesca a controllare il basso o per posizionamenti troppo prossimi alle parteti di fondo.

Il suono è "maestoso", non mi viene in mente altro aggettivo, la scena, come ci si aspetta, è immensa ma allo stesso tempo precisa e dettagliata, il palco si forma davanti all'ascoltatore che fatica ad individuare da dove esca il suono.

Adatte a tutti i generi musicali si esprimono al loro meglio con le voci, con gli strumenti naturali, come il pianoforte, il sax, la chitarra e la batteria.

Hanno dinamica da vendere e sopportano potenze dell'ordine dei 500/600 watt per cui il limite, semmai ci fosse, è rappresentato unicamente dai vicini di casa... :-)

Devono essere ben amplificate, sia in termini qualitativi che, soprattutto, quantitativi, come vedete dalle foto, l'amico Sandro le amplifica con un mostruoso Krell FPB300cx come quello che ho io, con cui piloto egregiamente le mie Martin Lognan Quest Z.

In dotazione la ML fornisce delle punte regolabili, ma il mio consiglio è quello di disaccoppiarle il più possibile dall'ambiente, magari con dei dispositivi più adatti, come i piedini Isoacoustics Gaia 1 o le piastre isolanti prodotte da buon Mino di Prinzio, gli ExtremaVoice FSC di cui potete leggere tutto nella mia relativa recensione.

SPECS:

Risposta in frequenza 28-22.000 Hz ± 3dB

Potenza amplificatore consigliata  20-600 watt per canale

Dispersione orizzontale 30 °

Dispersione verticale Sorgente di linea da 48 "(121,92 cm)

sensibilità 91 dB / 2,83 volt / metro

Impedenza 4 Ohm, 1 a 20kHz.

Compatibile con amplificatori da 4, 6 o 8 Ohm.

Frequenza di crossover 250 Hz

Trasduttore ad alta frequenza

Trasduttore elettrostatico CLS ™ da 48 "(121,92 cm)

Trasformatori audio avvolti su misura, condensatori in polipropilene

Interruttore di controllo dei bassi: + 3dB sotto i 50Hz

Postazioni di rilegatura bifilare a 5 vie personalizzate

Peso 133 libbre (60 kg)

Dimensioni 67 "× 16,5" × 28 " (170 cm × 42 cm × 71 cm)