COUNTERPOINT DA 11 E

AGOSTO 2020

Anche se la musica liquida ha soppiantato il cd e le vendite di LP in, questo ultimo periodo, hanno superato quelle del supporto argenteo, non e' possibile rimanere senza un lettore per fruire di tutta quella mole di compact disc accumulati in oltre 35 anni, dalla data di lancio di quel dischetto che cambiò per sempre la vita di noi audiofili.
Chi lo avrebbe mai detto che ad oltre 35 anni da quei giorni, l'LP, che allora sembrava tramontato per sempre, oggi, quasi per rivincita, si riprende il podio delle vendite e soprattutto, si sta per fermare  per sempre la stampa dei cd vista anche l'enorme diffusione di musica liquida e quella fornita in streaming.

Quindi almeno una meccanica cd, o cd transport come e' meglio definirla, bisogna assolutamente tenerla ed io ho trovato questa meravigliosa Counterpoint DA11E che e' veramente costruita senza compromessi e senza lesinare in materiali e componentistica.
Slim line, in voga negli anni 90, sottile davvero forse 5 o 6 centimetri (5,7 recita il data sheet), ma questa dimensione non deve far pensare a qualcosa di economico o entry level, si tratta di una meccanica con i fiocchi, a cominciare dal cassetto, ricavato dal pieno dell'alluminio, per finire al display, a matrice di punti, (escludibile) molto bello e luminoso ancora oggi, nonostante gli anni. 
Uscite digitali bnc, coassiale ed ottica completano la dotazione di questa meccanica realizzata a mano allo stato dell'arte dal costruttore californiano, famoso principalmente per i suoi sistemi di amplificazione, ma che ha dato prova di poter fare bene anche in ambito digitale, oltre che con questa meccanica con il relativo suo partner, il convertitore DA10, ancora oggi molto ambito e ricercato da quelli di una certa età come me, abituati al suono caldo e rotondo della prima ora dell'era digitale.

Bellissimo il telecomando, tutto in alluminio di tipo aeronautico finemente spazzolato con tasti ben spaziati in gomma, a dimostrazione di quanto appena detto, non si è risparmiato su nulla.

I tasti sul frontale del dispositivo consentono il totale controllo della macchina anche in assenza del telecomando e sono in gomma, molto morbida e resistente, hanno un aspetto quasi militare e sono davvero piacevoli al tatto.

Il cassetto esce ed entra ad una velocità incredibile ed altrettanto veloce è l'aggancio della traccia che si seleziona.

Questa meccanica, collegata con cavo ottico al mio dac Mcintosh D100 prima e al D150 poi, ha subito evidenziato questa tendenza al calore piuttosto che alla fredda definizione, un suono bello piacevole, mai stancante o affaticante, per dirla in breve, analogico.

Nonostante il mio attuale convertitore sia di ultima generazione (ESS Sabre) il suono che si ottiene grazie al flusso digitale proveniente dalla Counterpoint, rimane come già detto, caldo e piacevole ed in un parallelo eseguito utilizzando lo stesso brano anche in liquida dal Cocktail Audio X45pro, il suono, a mio gusto, e' risultato piu' piacevole quando riprodotto da questo cd transport.

Altro discorso una volta unita al suo compagno ideale, il dac Counterpoint DA10, qui la sinergia del mono-marchio si sente tutta ed è davvero una delizia.

A riprova di quanto detto sopra circa la costruzione, ecco le foto dell'interno dove spicca la netta divisione tra la sezione di alimentazione e quella di trasmissione del flusso digitale.

Da notare anche il citato cassetto, enorme, completamente ricavato dal pieno di un blocco in alluminio, una qualità che dà rigidità e stabilità alla rotazione del disco.

Unica nota negativa riguarda il posizionamento del tasto di accensione posto sul pannello posteriore, molto scomodo in certe situazioni.