CROWN AMCRON PSA 2 - cfc1962

CROWN - AMCRON PSA-2

Finale di potenza professionale Crown PSA-2, prodotto anche dal marchio Amcron (che poi credo sia la stessa cosa).

E' un finale molto bello esteticamente, caratterizzato da un frontale in alluminio con le feritoie che consentono il passaggio dell'aria spinta da una silenziosissima ventola con tanto di filtro antipolvere, posta sul pannello posteriore. 

Ufficialmente e' un finale da 260+260 su 8 ohm, ma a seconda del carico può arrivare tranquillamente al doppio in configurazione stereo e ad oltre 800 watt!!! se messo in modalità mono-bridge.

Detto ciò, passo a descrivere la mia esperienza con questo "missile".

Quando presi le Audiostatic DCM5, sapevo che era un diffusore ostile, ma non avrei mai immaginato quanto questa ostilità si realmente riflettesse sull'amplificatore.

Dopo alcune prove con qualche finale, tutte andate male, un mio amico, mi ha dato questo Crown PSA-2 che conoscevo in quanto ex musicista e mi era capitato di vederlo in studi di registrazione o anche per amplificare chitarre e impianti voci. 

Ho subito storto la bocca, da purista quale mi reputo (ingiustamente), ma ho accettato di provarlo.

...che dire.....sono rimasto sbalordito. Dopo essermi ripreso dal trasporto (oltre 35 kg!!!!) ho posizionato il finale al posto del suo predecessore ed ho collegato il tutto.

Ho fatto una prima prova senza il pre, visto che sono presenti due volumi indipendenti per i due canali proprio sul pannello frontale, ma poi, ho comunque inserito il pre perchè ne ho sentito la necessità in quanto la scena non era ampia e dettagliata come poi si e' rivelata in seguito.

Una volta inserito il preamplificatore, e' uscito il carattere di questo finale.

Le Audiostatic sono praticamente decollate e per la prima volta sono riuscito ad apprezzarle nel loro pieno.

A dispetto di una immagine molto professional, il finale Crown ha un'anima audiophile, non e' violento nell'erogazione della pur enorme potenza, e' delicato e raffinato, sono più che sicuro che in un ascolto bendato, lo avrei potuto scambiare per un Mark Levinson o un Jeff Rowland (mi si perdoni per l'accostamento che a qualcuno potrebbe disturbare). 

Riassumendo, il finale e' certamente un finale nato per scopi professionali e forse proprio per questo, inserito in un impianto domestico, porta tutta quella qualità e tutta quella quantità che necessita dove si fa musica.

Oltre questo, essendo muscoloso, pilota qualsiasi diffusore, la mia esperienza con le Audiostatic DCM5 ne e' la prova più tangibile (83db!!!!).

E' costruito come un carro armato perchè nasce, come ho detto, per essere impiegato in angusti rack professionali di radio private, studi di registrazione o addirittura palchi per concerti e pertanto e' fatto per durare nel tempo mantenendo immutate le sue caratteristiche.

La ventola di raffreddamento l'ho staccata, basta scollegare uno dei suoi fili dalla piastra dove e' collegata e nell'uso che ne ho fatto nel tempo che l'ho avuto con me, stressato dalle Audiostatic, non l'ho mai sentito diventare neanche tiepido!!!

All'interno spiccano i due trasformatori lamellari, uno per canale, ed i quattro condensatori elettrolitici, enormi.

Il cablaggio e' abbondante e un po disordinato (qui sicuramente non assomiglia ad un Jeff Rowland) ma la componentistica è eccellente e la simmetria regna sovrana, ad eccezione della ventola che e' una sola ed e' sul lato destro del posteriore.

Particolare dei condensatori elettrolitici ed del relativo cablaggio

Particolare dei trasformatori e della sezione di filtraggio

Particolare della ventola (notare il filtro antipolvere in spugna messo sull'aspirazione dell'aria da immettere all'interno)

In sintesi un gran bell'amplificatore.

Sono più che certo che l'esemplare in mio possesso era veramente speciale perche' nuovo, inusato, e certamente mai impiegato per usi professionali, ma sono anche certo, per quello che ho potuto capire, che e' veramente difficile da rompere e per questo, se ne trovate uno che non costa tanto (ancora se li fanno pagare cari) ed avete necessità di potenza, corrente, qualità e quantità, provatelo, ne vale la pena.

Se poi siete anche nel campo della musica suonata, allora ne troverete altri impieghi certamente più adatti al suo spirito.

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